lunedì 20 ottobre 2014

Educare alla Memoria - 20 ottobre 1944: La liberazione di Cesena!

E’ difficile, molto difficile essere originali nel momento in cui si ricorda una data così importante per la nostra città.
Il 20 ottobre infatti Cesena veniva liberata dalle truppe alleate, dall’VIIIa Armata, da quei soldati che combattendo contro il nazifascismo erano convenuti da paesi lontanissimi: dall’Australia alla Nuova Zelanda, dall’India fino ai soldati polacchi, inglesi, americani e come non ricordare i soldati della brigata ebraica che si sacrificarono per ridarci la libertà.
Dobbiamo anche ricordare l’importante contributo assunto dalle formazioni partigiane composte da uomini e donne iscritte a quei partiti che formarono prima il CLN e poi le giunte locali e in seguito elessero l’Assemblea Costituente.
Furono questi uomini e queste donne che riscattarono l’Italia, che permisero al nostro Paese di essere ancora una Democrazia.
Un nome fra molti, perché è certo che nella nostra terra come in altre zone, la Resistenza al nazifascismo non ha un solo volto e un solo colore, quello di Antonio Manuzzi, presidente del CLN, il cui equilibrio e la cui saggezza permise di traghettare la città dalla dittature alla democrazia, sedando gli odi e la sete di vendetta che covavano all’interno delle nostre comunità.
Un uomo insieme ad altri, penso a uomini come Galli, Ghirotti, Farabegoli, ma anche figure che hanno sacrificato la loro vita e a cui sono molto personalmente legato come Rino Suzzi di Calisese, Pietro Pironi di Gattolino, uomini il cui pensiero, l’azione, il coraggio, la generosità, l’impegno tenace, la dedizione agli ideali in cui ciascuno credeva, noi abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni, perché conoscano il loro passato, il dolore e il sangue che è stato versato per garantire a loro e a tutti noi un paese libero e civile.
Una libertà che non è di parte!
Una libertà che è di tutti, per tutti e con tutti!
Quella libertà che rende gli uomini solo e semplicemente uomini!
Libertà e Democrazia che chiedono ancora oggi il sostegno e il contributo di ciascuno con l’impegno alla pacificazione delle coscienze e dei comportamenti. Questa libertà conquistata 70 anni fa è affidata alla nostra memoria, non sciupiamola rendendola immagine di espressioni che non la rappresentano. Non sciupiamo una celebrazione!

Ma se è difficile essere originali nel ricordare questa data, è altrettanto difficile affrontare l'anniversario della liberazione senza cadere nella retorica o nella ideologia.
La chiave più attuale, allora, per celebrare oggi questo anniversario è forse porsi la domanda educativa.
Parliamo spesso del valore della memoria!
Ma la domanda educativa interpella l'importanza di educare alla memoria, ai valori della liberazione e della repubblica.
Ma cosa vuol dire in concreto trasmettere tutto ciò ai ragazzi, ai giovani, per i quali il rischio è che  “discorsi”, “lezioni”, siano distanti dal loro ascolto, dalla loro vita?
Con semplicità, educare alla memoria, vuol dire prendersi cura delle cose di tutti come fossero le nostre e delle nostre come fossero per tutti.
Se i giovani, questi nostri giovani, non vedono esempi di persone che mettono tutto questo prima del loro benessere, con sacrificio, passione e gratuità, avremo solo sprecato fiato!
L’educazione alla memoria, di questa liberazione di Cesena in particolare, chiede a noi amministratori di essere veri, di anteporre sempre l’interesse comune e il bene di tutti!
Parlando di questa giornata con mio figlio, c’è un pensiero che mi ha suggerito e che riporto all’attenzione di tutti!
Mi ha detto di citare una frase tratta da un film del 1997: Will Hunting – Genio ribelle, (con Matt Damon e Robin Williams).
In un dialogo il protagonista dice a chi lo interrogava:

La libertà, se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope.” 

Gilberto Zoffoli, capogruppo
Gruppo consiliare “LiberaCesena
Consiglio Comunale – Cesena 20 ottobre 2014

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