Cesena 10 ottobre 2014
La giunta dell'unione dei Comini Valle savio ha appena approvato un "Protocollo d'intesa per la definizione di percorsi partecipativi condivisi, nella predisposizione dei bilanci dei comuni". Un tema questo che viene evidenziato quale modalità anche da parte del Comune di Cesena in vista della definizione del Bilancio di previsione 2015.
Sono necessarie alcune considerazioni a riguardo perché "percorsi partecipativi
condivisi" non siano una nuova coloritura del sistema di relazioni fra
amministrazione e cittadini.
Vorrei parlate di questo tema collocandolo:
-
fra sogno e realtà;
-
fra illusione e verità;
-
fra rigore e semplicità.
Ci attendiamo molto da quanto più volte annunciato dal Sindaco e
da questa amministrazione circa l'ascolto, il coinvolgimento, il contributo che
i cittadini , e con essi le forze politiche possono dare alla scrittura del
bilancio 2014. Un sogno? Vorremmo sperimentarlo nella realtà!!
Occorre fare attenzione senza necessariamente essere prevenuti!
Conosciamo quest'amministrazione e il suo operato perché è la stessa che ha
governato negli ultimi cinque anni. Allora vorremmo rigettare le illusioni, le
vetrine di un falso percorso partecipato che rischia ancora di più di generare
rigetto, allontanamento e rinuncia verso quanto compie la politica! No ad
illusioni! Parliamo con il linguaggio della verità!
In questi tempi in cui le crescenti difficoltà nel sostenere la
dimensione policentrica istituzionale definita dalle costituzione ci stanno
portando ad una ridefinizione degli assetti istituzionali in nostro Paese,
l'attenzione si pone verso particolari dimensioni. Quali, ad esempio,
l'accelerazione verso l'unione dei comuni (entro la fine dell'anno molte delle
funzione di ogni singolo comune dovranno passare all'Unione). Ma ancora alle
elezioni di secondo livello che si svolgeranno domenica prossima per eleggere
il nuovo Presidente e consiglio provinciale. La continua ricerca di
sperimentazioni di forme continue e coordinate di cittadinanza attiva per
alimentare un patrimonio partecipativo esistente. Parlo della forma
"quartieri" adottata da questo Comune, per i quali i cittadini di
Cesena saranno chiamati a votare nella prossima primavera. Una promozione
costante di percorsi di partecipazione per tutti i cittadini. Non ultimo quello
sperimentato con l'Assessore alla Cultura.
Tutto questo però deve essere inquadrato dentro precisi
riferimenti che esprimono e riaffermano il "valore democratico" di
una convivenza civica nel nostro territorio.
La democrazia riconosce l'esercizio del potere come essenziale al
governo politico di una collettività ordinata, ma lo riporta da
"palazzo" in mezzo alla casa degli uomini.
La democrazia è il valore che dobbiamo riaffermare! La democrazia
è per noi un valore!
Ogni "percorso partecipativo condiviso" non può essere
estraneo a questo valore che davvero vorremmo che fosse sostenuto e comune a
tutti.
Una democrazia che si traduce in Democrazia Rappresentativa,
Democrazia Rappresentativa e Democrazia Deliberativa.
Tre connotazioni che
interpellano il nostro ruolo di eletti in questo consiglio comunale, come
rappresentanti dei cittadini. I cittadini in una loro partecipazione diretta,
vera e reale alle istituzioni. I percorsi deliberativi che oggi devono
arricchirsi di nuove forme (si veda il modulo predisposto dal comune per la
raccolta di volontà su quali opere destinare il 20% del bilancio comunale
2015). Ma quali forme hanno davvero una inclusione deliberativa?
C'è una ricchezza molto forte nell'oggi: la modernità che pone queste connotazioni della democrazia
nonin alternativa ma in una direzione di contiguità e di commistione.
Però la verità delle cose deve essere posta prima e davanti ad
interessi particola affinché non sia strumentale il "percosrso
partecipativo condiviso".
Allora è utile animare questo percorso, per la definizione dle
bilancio di previsione 2015, attraverso ill rigore e la semplicità.
Rigore nella partenza e nel finale!
Dobbiamo chiedere che
vengano foriti tutti i dati, gli elementi che permattano attraverso la
conoscenza di rendere la partecipazione autentica.
Dobbiamo poter
verificare e cogliere le diverse possibilità di scelta!
Dobbiamo avere gli
strumneti per riuscire a ricondurre a numeri e a saldi finali le intenzioni!
Ma anche semplicità, che è chiarezza delle posizini, delle
proposte, delle strategie!
Una semplicità che chiede la
distinzione e i margini delle deliberazioni che si possono compiere e
che i diversi livelli, anche istituzionali, possono fare.
Sono stati indicati appuntamenti e tempi di questo "percorso
partecipativo condiviso"! Ci auguriamo che siano modi di un percorso che
non può essere vetrina e spettacolo di un Sindaco e di una Giunta, ma
espressione di una sana e vera democrazia, nel suo valore che è,oggi, da
riproporre e da riaffermare in questo nostro territorio.
Grazie!
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