giovedì 17 ottobre 2013

"VolontariaMENTE 2013" - VOLONTARIATO: la grauità e la libertà del dono!

Le cronache facilmente ci fanno trasparire l'immagine di una società malata e deviata. I giornali e le televisioni ci raccontano quotidianamente il male, le atrocità, lo sfruttamento e tanto altro che sembrano opprimere ogni diversa manifestazione di questo tempo. Facilmente si è portati a pensare che questo sia ciò che caratterizza il comportamento di molte persone se non di tutte. Non è così! C'è, anche nella nostra città, un'espressione di dedizione all'altro che dice il bene presente e che è preziosa per sostenere le fatiche che quotidianamente tante persone devono affrontare. Sicuramente utile, allora, può essere una iniziativa come quella del "volontariaMENTE 2013", messa in atto in questo periodo dall'Amministrazione comunale di Cesena, insieme alla Diocesi di Cesena-Sarsina, alla Fondazione Cassa di Risparmio, alla Fondazione Romagna Solidale, in collaborazione con organi di stampa, con il coordinamento comunale del volontariato e il Centro Servizi Assipro e con il contributo di HERA spa, per "organizzare un percorso pubblico di promozione e riconoscimento del valore del volontariato cesenate". Le Associazioni di volontariato, le realtà organizzate o di coordinamento, promosse anche dall'Amministrazione comunale, sono importanti per dare al volontariato una stabilità di risorse e di azioni rivolte a coloro che chiedono continuità e capacità di risposta. Ma il bisogno di fare, le evidenti necessità non ci devono fare dimenticare la ricchezzza profonda che c'è nel volontariato, fatto di profonda gratuità. La tendenza ad istituzionalizzare il volontariato, imbrigliandolo spesso con il controllo, limita quella libertà di ispirazione e di azione che è alla base del dono con cui ogni gesto di volontariato si esprime. Questo è un forte rischio sul quale dobbiamo vigilare per contrastare ogni iniziativa che tende a generare volontariato in modo "verticistico", limitando quelle espressioni che nascono liberamente dal basso come comune senso del volontariato sia esso sociale, civile, religioso. Dobbiamo vigilare, controllare e contrastare sistemi organizzati di volontariato in cui la semplicità, anche educativa, del mettersi a disposizione gratuitamente dell'altro diventa uso e controllo di risorse umane ed economiche a vantaggio di qualche parte. Anche la dimensione del volontariato risponde a quella logica di "bene comune" che è il bene di tutti.

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