domenica 2 febbraio 2014

Voce del verbo AMMINISTRARE!

Avvicinandosi il tempo delle elezioni amministrative molti saranno i temi sui quali chi si candida dovrà dare risposte precise e concrete. Tante sono le sofferenze e le fatiche di molte persone che chiedono soluzioni immediate e vere. C’è un “adesso” per il quale la politica non può perdersi in chiacchiere! Vorrei però che in mezzo alle tante emergenze fossimo per primi noi cittadini a chiedere conto di cos'è l'amministrazione pubblica per chi si candida ad esserne responsabile. I progetti, le idee, le risposte che si intendono mettere in campo per la prossima legislatura non possono essere disgiunte dal senso e dal valore che viene attribuito a quell’amministrare che è capacità e cura per l’interesse comune, perseguito con il dialogo e il consenso. Un esercizio di responsabilità che non rinuncia alle scelte da fare ma che cerca, oggi più che mai, di comporre questa città nelle sue diverse “parti“, troppo spesso e inutilmente contrapposte. Non si amministra sulle divisioni o ancora peggio su interessi particolari che poteri forti esercitano spesso a svantaggio di chi è più debole. La richiesta alla quale deve dare risposte chi si candida ad amministrare Cesena ritengo debba essere quella di istituire modi e compiere azioni che inneschino processi capaci di ridare fiducia nel futuro. E’ nella perdita di senso del futuro che vedo un dato preccupante anche per questa nostra città. Occorre tenere insieme, sempre, il presente con il futuro. Sono le risposte che si possono dare all’oggi innestate su scelte strategiche per il domani che possono fare la differenza in termini di qualità della politica. Per questo non sono secondari o estranei i percorsi che si intendono mettere in campo. In questo orizzonte vorrei evidenziare alcune scelte strategiche che con l’urgenza del presente hanno però il senso del futuro. Sul tema dell’economia-lavoro come impegno a costruire una ricchezza che è da ritrovare per tutti e per la città, si pone la scelta di creare un clima favorevole all’impresa. Intraprendere è il senso di una economia che guarda al futuro per dare risposte anche occupazionali al lavoro. Guardando al nostro territorio penso che non si debba rinunciare a pensare ad una città che “cresce”, ad una identità culturale che deve essere valorizzata e posta a sostegno di una reale coesione territoriale per un “territorio romagna”. La centralità della persona e della famiglia, come soggetto sociale, sono i presupposti di un welfare e di una sanità posta a tutela soprattutto di chi è più debole, di chi non ha voce. C’è poi la responsabilità per l’ambiente in cui viviamo che è anche espressa nella sicurezza delle persone e dei luoghi. Abitare un territorio buono e vivere in una città sicura sono quanto si chiede alla politica nelle scelte che oggi è in grado di fare con lo sguardo carico di futuro. Un ultimo ambito è il municipio, il governo di questa città. Un governo policentrico non può che essere la risposta capace di avvicinare i cittadini alle istituzioni, in una comune responsabilità, così da ricentrare una visione positiva del rapporto pubblico-privato. Tante sono le idee concrete a cui penso per ognuno di questi ambiti e altre saranno le occasioni per esplicitarle. In queste considerazioni mi premeva, però, far emergere che non si deve trascurare il futuro di Cesena che si costruisce nell’amministrare l’oggi. Di questo futuro noi tutti adesso siamo responsabili facendoci portatori anche attraverso un nuovo civismo che deve essere ritrovato e condiviso dai cesenati.

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